"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

lunedì 5 maggio 2014

Caccia alla volpe: solo per (im)pavidi cavalieri...ma il Consiglio di Stato li frena!


Se qualcuno ritenesse la caccia alla volpe un romantico ed esclusivo "sport" della vecchia Inghilterra,
una nobile "tradizione" da giubba  rossa, stivale lucido e cappellino di velluto...
il suono dei corni in lontananza nelle sterminate campagne scozzesi...
ebbene cancelli questo quadretto old style e torni tra noi!

Credo sia uno dei più vili passatempi umani, in cui il "ti piace vincere facile" assume toni grotteschi!

Ricordo di aver ascoltato un monologo comico qualche anno fa
 (non rammento di chi fosse, ma ne risi amaramente!): 
uomini vestiti di tutto punto, 
cavalieri orgogliosi su puledri di razza, 
mute di cani addestrati, 
fucili spianati,
tutti schierati,
fieri ed impettiti, 
pronti a mostrare il proprio coraggio e la propria audacia...
si ma per far che?

Per difendere da mortali minacce le proprie dame o il proprio regno? 

Macchè!

...tutto questo allestimento, tutta questa preparazione....
... solo per stanare una povera, piccola e indifesa bestiola! 

Che triste immagine della nostra umana miseria!

Nella storiella della volpe e dell'uva, la bestiolina incapace di raggiungere il frutto, pur di non riconoscere la sua inadeguatezza, preferisce sminuire le qualità dell'uva, definendola acerba, così disprezzando ciò che desidera, ma che non può ottenere!
Al piccolo mammifero viene, quindi, attribuita una caratteristica tipicamente umana e, mai come in questo, così calzante ...
la meschinità!
(Prima o poi, qualcuno dovrà occuparsi anche di queste ingiustizie letterarie!)

Venendo ai nostri giorni, in Gran Bretagna, malgrado il parziale divieto  - a mio avviso mero slogan propagandistico -  imposto dal Governo Blair,  pare che la più bieca crudeltà sia di nuovo in voga!

Mentre qui da noi, si è reso necessario un ricorso congiunto delle più autorevoli associazioni animaliste e l'intervento di un Tribunale di secondo grado, per salvare la vita - almeno temporanemanete - a centinaia di volpi, cuccioli compresi!

Per quanto non si tratti ancora di una decisione definitiva... per il momento, le volpi del Veneto possono tirare un sospiro di sollievo!
 
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni animaliste ( LAV , ENPA ed OIPA) contro la Provincia di Treviso e nei confronti di  ARCI Caccia e ATC TV 5.

Sotto accusa la  determina dirigenziale n. 2638 della Provincia di Treviso, recante il piano di controllo delle volpi per il periodo 2013/2016 che prevede, tra l'altro, " durante tutto l'anno, l'abbattimento in tana con l'ausilio di cani appositamente addestrati "

Secondo le associazioni ricorrenti, una conseguenza di questa delibera sarebbe stata che "cani appositamente addestrati vengono fatti entrare nelle tane occupate dai cuccioli e dalle loro madri. Lo scontro determina la morte per sbranamento dei piccoli, mentre le madri in fuga dalla tana trovano i fucili dei cacciatori ad attenderle. Un vero e proprio sterminio compiuto in nome della sanguinaria passione dei cacciatori".

In effetti, sempre secondo l'OIPA, "la Provincia di Treviso ha lanciato una vera e propria azione di sterminio della durata di tre anni. Vittime inconsapevoli sono 1050 volpi, per lo più cuccioli e le loro madri, che saranno sterminate dalle doppiette dei cacciatori con l’aiuto degli agenti della polizia provinciale. Il motivo che, secondo la provincia, giustifica tale massacro, è che le volpi possono predare lepri e fagiani che i cacciatori vogliono poter ammazzare senza alcun concorrente. "


In un primo momento, il Tar Veneto con ordinanza n.14/2014 l   aveva respinto l'istanza presentata dalle associazioni, ritenendo il ricorso non assistito dai necessari requisiti richiesti dall’art. 55 del codice del processo amministrativo.

Di diverso avviso, invece e per fortuna, i Giudici di palazzo Spada che, con l'ordinanza 1767/14, " alla luce del pregiudizio lamentato dalle parti appellanti e della valutazione dei contrapposti interessi", hanno ritenuto sussistenti i presupposti per l'accoglimento dell'istanza, così di fatto impedendo, almeno per il momento, l'abbattimento delle volpi.

La battaglia giudiziaria però non è ancora terminata....
nell'attesa della pronuncia di merito, per chi volesse sostenere le associazioni e le volpi, è possibile attivarsi!!! 

Qui tutte le info!

Buona notte a tutti! :)