"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

giovedì 26 luglio 2012

Caccia: in Europa c'è chi dice no!




Il nostro eroe del giorno si chiama Herman (o Herrmann) ed è un animalista!
Il signor Herman è tedesco! 
E' un tedesco caparbio e determinato che ha lottato (e vinto!) per veder riconosciuto il suo diritto all'obiezione di coscienza! 
Lui, contrario alla caccia per ragioni etiche, ha lottato affinchè gli fosse riconosciuto il diritto a che i suoi fondi non venissero più utilizzati per questo vile e sadico"gioco"!

Da poche settimane l'iter giudiziario del signor Herman pare giunto, finalmente, al termine!

Il nostro eroe è giunto sino alla Corte Europea dei diritti dell'uomo (CEDU) per sentire riconosciuti i suoi diritti, o meglio, il suo diritto a non vedere invasa la propria terra da cacciatori e fucili!

Si, perchè in Germania vige la medesima vergognosa regola che esiste qui in Italia: i cacciatori possono entrare nei nostri fondi come e quando vogliono!
Da noi, la norma di riferimento è l'art. 842 del codice civile, secondo cui: "il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall’autorità. Per l’esercizio della pesca occorre il consenso del proprietario del fondo."
Malgrado, le petizioni, le proteste e le manifestazioni...questa è ancora la realtà in cui viviamo!

Per fortuna esistono persone determinate e combattive come il signor Herman, il quale, malgrado diverse sconfitte giudiziarie non si è dato per vinto, giungendo fino alla Grande Camera della CEDU per ottenere giustizia!


La sentenza è del 26 giugno scorso [Herman contro Germania (App. n. 9300/07)] e ribadisce un principio molto importante:
"una legge che interferisce con il diritto al pacifico godimento dei beni deve realizzare un "giusto equilibrio" tra le esigenze dell'interesse generale della comunità e le esigenze della tutela dei diritti fondamentali dell'individuo[...] ci deve essere un ragionevole rapporto di proporzionalità tra mezzi impiegati e lo scopo perseguito. Ciò premesso, la Corte non può che riaffermare[...] che imporre ad un proprietario terriero contrario alla caccia per motivi etici, l'obbligo di tollerare la caccia sulla sua proprietà è tale da sconvolgere l'equilibrio giusto tra la protezione del diritto di proprietà e le esigenze di interesse generale e di imporre alla persona interessata un onere sproporzionato incompatibile con l'articolo 1 del Protocollo n ° 1."

L'art.1 recita: "ogni persona fisica o giuridica ha diritto al pacifico godimento dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per pubblica utilità e alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale. Le disposizioni precedenti non possono, tuttavia, in alcun modo pregiudicare il diritto degli Stati di far rispettare le leggi da essi ritenute necessarie per disciplinare l'uso dei beni in modo conforme all'interesse generale o per assicurare il pagamento delle imposte o di altri contributi o delle ammende."


A mio avviso, molto importante è anche la valutazione della Corte in merito alla questione dell'indennizzo.
In effetti, tra  le eccezioni sollevate dalle controparti, vi era anche la questione dell'indennità riconosciuta ai proprietari dei fondi, ritenuta dalla difesa, una giusta ed equa contropartita per il proprietario.
In effetti, sembra che il ricorrente nel caso di specie non avesse chiesto l'indennizzo a cui aveva diritto in base al diritto tedesco.
 Ebbene, "a parere della Corte  ciò è in linea con la nozione stessa di obiezione: la posizione etica  del ricorrente, infatti, gli vieta di avvicinarsi agli organi competenti per richiedere l’indenizzo per la caccia, materia che costituisce la base per la sua obiezione. Tale atto potrebbe essere considerato, di per sé, incompatibile con le convinzioni etiche detenute dalla ricorrente".

Anche qui da noi sarebbe previsto un indennizzo. 
La norma di riferimento, in questo caso sarebbe l'art.15 della legge nazionale n.157 del 1992 sulla disciplina della caccia secondo cui è “dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente”; una spesa a cui si deve far fronte con la tassa di concessione venatoria regionale.
 
Sul punto, vi segnalo l'inziativa della LAC volta alla predisposizione di una class action civile nell'interesse di proprietari e conduttori di terreni ove si svolge la caccia contro le Regioni per ottenere il pagamento del “canone venatorio”  per tutti gli anni arretrati.
Insomma, anche da questo punto di vista, c'è molto da fare, quanto meno per contribuire a far crescere il numero di terreni e fondi su cui scrivere a caratteri cubitali "DIVIETO DI CACCIA"!
Per maggiori info:






mercoledì 25 luglio 2012

FOIE GRAS: una bieca e crudele tortura sulle nostre tavole raffinate!




Molti non sanno nemmeno di cosa si tratti...
Altri (troppi!) la ritengono una raffinatezza culinaria...
Alcuni, pur sapendo cosa si cela dietro questo "alimento" continuano ad acquistarlo e/o ordinarlo nei ristoranti....
Pochi (troppo pochi!) si battono perchè questo scempio abbia fine.

Cos'è il FOIE GRAS?
Basta leggere il primo rigo di wikipedia per rendersi conto di quale abominio sia, ovvero: "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata".

Tanto dovrebbe essere sufficiente a far ritenere questa pratica, un'altra tra le tante vergogne speciste.

Ma se non dovesse bastare, ecco ulteriori dettagli:  "questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali e lo sviluppo di una malattia nell’animale: la steatosi epatica. Se l’animale cerca di divincolarsi quando il tubo gli viene inserito in gola, o se il suo esofago si contrae per conati di vomito, rischia il soffocamento e la perforazione del collo che gli sarà fatale".

E se, ancora, non foste convinti...se l'appetito non vi fosse ancora passato...
ecco quanto scoperto, a seguito di un'investigazione sotto copertura degli allevamenti di foie gras in Europa, dall'associazione animalequality:
"Gli animali sono confinati in piccole gabbie in cui non riescono a muoversi.
Gli animali manifestano chiari segnali di stress e depressione.
Il sangue presente sui tubi dell'alimentazione forzata testimonia i traumi e le infiammazioni che provoca all'esofago.
Gli animali hanno evidenti problemi respiratori.
Le anatre più deboli vengono lasciate morire senza mai ricevere cure veterinarie.
Le anatre sono totalmente coscienti e consapevoli al momento della macellazione. Questi animali sbattono le ali e scalciano incessantemente mentre continuano a sanguinare.
I lavoratori maneggiano violentemente gli animali.
Le anatre si muovono con difficoltà a causa delle abnormi dimensioni del fegato."


Sul loro sito, troverete video e fotografie...


e quando sarà il vostro fegato a bruciare per lo sdegno e la rabbia...

allora Vi invito a firmare il manifesto e a fare tutto quanto possibile affinchè questa vergogna cessi.

Molti Stati, tra cui l'Italia,  hanno vietato la produzione del foie gras, sebbene resti legale l'importazione dagli altri paesi.

Negli USA, invece, è di poche settimane fa, la notizia secondo cui, grazie ad una legge del 2004
 [delle sezioni  25980-25984 del Codice della Salute e della Sicurezza (California Health and Safety Code), dell’allora Governatore Arnold Schwarzenegger]
da luglio 2012 in California è vietata la produzione e la distribuzione del foie gras.
La legge ha infatti previsto otto anni per l’adeguamento delle industrie produttrici e la loro riconversione per la produzione di altri beni.

E' dunque, possibile cambiare le cose...
è possibile convincere i politici a modificare le leggi...
quando sono leggi vergognose e ingiuste...è necessario agire!
Informarsi, informare e agire!
 Facciamolo tutti e facciamolo ora!
Grazie! 

per maggiori informazioni:
 http://www.stopgavage.com/it/azione.php
 http://www.animalequality.it/?q=notizie/64/investigazione-sotto-copertura-negli-allevamenti-di-foie-gras-europa

venerdì 20 luglio 2012

Emendamento o non emendamento? Questo il dilemma!






La notizia del sequestro del lager di Green Hill ha commosso tutti...
la speranza e l'ottimismo hanno pervaso i nostri cuori lacerati da quotidiane ingiustizie speciste...


Purtroppo, come già detto ieri, sequestro probatorio non vuol dire chiusura definitiva del lager, nè liberazione dei cuccioli, nè tanto meno fine della vivisezione.

Le indagini sono volte a riscontrare la sussistenza di reati  (maltrattamenti e, a quanto leggo, probabile uccisione di animali senza necessità) ma, non dobbiamo dimenticare che la legge ammette la presenza di questi laboratori sul suolo italiano ed europeo.

Green Hill non chiuderà mai, a meno che non muti la normativa che consente la vivisezione e l'allevameno di animali a fini di sperimentazione.

Il sequestro è avvenuto, perchè si ritiene probabile che, nell'ambito di questa attività legale (allevamento di beagle a fini di sperimentazione) siano stati commessi reati...ossia si siano travalicati i limiti consentiti, sfociando nel reato di maltrattamento e, forse, di uccisione ex art. 544 bis e ter del codice penale.

Questo punto deve essere chiaro!
E' necessario comprendere i termini della questione per non farsi illusioni e per continuare con lucidità e determinazione nella lotta per la liberazione animale!

Il nostro obiettivo rimane la modifica legislativa!

Il problema è, dunque, comprendere quale sia la strada migliore e più agevole per raggiungerlo!

Il famigerato  art. 14 (il cd. emendamento Brambilla) - laddove recepito al Senato, così come approvato alla Camera e, dunque, senza emendamenti ulteriormente peggiorativi - condurrebbe alla chiusura immediata di Green Hill, è vero...ma  null'altro aggiungerebbe alla causa antispecista, anzi.

Il testo della norma, infatti, lascia insoddisfatti...perchè  trasmette la tremenda sensazione di non avere scelta...di non poter far altro che scegliere il male minore!

Io sono un'antispecista. (http://www.antispec.org/index.html)
E come tale, ho un sogno:
"che la crudeltà verso gli animali venga considerata abbietta anziché normale;
che la violenza contro di loro venga punita anziché  regolamentata dalle leggi;
che sia considerato  sopruso ucciderli e mangiare la loro carne;
che si secchino i fiumi di sangue giornalmente versati da animali massacrati nei mattatoi;  
che cessino le torture su animali ridotti all’impotenza sui tavoli dei laboratori....".
 
Ebbene, l'emendamento Brambilla, condurrebbe alla cessazione delle torture solo per cani, gatti e primati...abbandonando su quei gelidi tavoli tutti gli altri animali... chiudendo e blindando porte e speranze per chissà quanti anni ancora...
 
Per un maggiore chiarimento, ecco la lettera al Sen. A.Filippi firmata dall'associazione Freccia45, unitamente ad altre associazioni animaliste.


Preg.mi Sigg.ri

Sen. ALBERTO FILIPPI
Dott.ssa Flavia Piccari, Segreteria Senatore Alberto Filippi
Tel. n°: +39 06 67064140
Cell. n°: +39 334 6583467
E.mail: flavia.piccari@senato.it

Mandello del Lario, 2 Maggio 2012

Gentili Senatore Filippi e Dott.ssa Piccardi,

la nostra Associazione supporterà e continuerà a supportare, indipendentemente dal “colore politico”, i Parlamentari che proporranno emendamenti o leggi volte a tutelare i diritti ed il benessere animale.
In particolare, la scrivente FRECCIA 45, unitamente al gruppo di Associazioni poste a tutela dei diritti animali e precisamente: U.G.D.A. Comitato Ufficio Garante Diritti degli Animali, EARTH, CHILIAMACISEGUA, IO NON HO PAURA, GAIA Animali & Ambiente Onlus, DIAMOCI LA ZAMPA Onlus, GRUPPO SPILLO, LIDA Firenze Onlus e MOVIMENTO ANTISPECISTA, supporteranno le iniziative intraprese da chiunque voglia introdurre limitazioni o divieti all’aberrante pratica della vivisezione o sperimentazione animale.
Ci permettiamo di osservare che la proposta già approvata alla Camera sia gravemente peggiorativa rispetto a quanto permette la direttiva. Infatti, la nostra legge 116/92 già vieta la sperimentazione con cani, gatti, scimmie al di à del fatto che sia ritenuta "regolatoria" o meno, e vieta altresì la sperimentazione senza anestesia, e la didattica. Il tutto salvo autorizzazione ministeriale.

La proposta approvata, invece, “sdogana” la sperimentazione con tali specie, autorizzandola senza possibilità di divieto per tutti gli esperimenti non solo "regolatori" (ossia farmaci e sostanze chimiche), bensì anche per tutti quelli connessi alla "salute dell'uomo", ossia tutti.

Il divieto di allevamento proposto come rimedio, oltre che contrario alla direttiva che prevede le autorizzazioni per la filiera ove i requisiti siano rispettati, é una mera ipocrisia se non associato alla vendita di animali da laboratorio, ed andrebbe solo ad aggravare le importazioni.

L'unica possibilità che rimane sembra sia quella di applicare l'art. 2 della direttiva stessa, che permette agli Stati membri di mantenere le misure più restrittive esistenti prima del 9 novembre 2010, ossia la nostra legge 116/92.

Anche in occasione del fatto che in questi giorni la 14^ Commissione del Senato sta discutendo la legge di recepimento della Direttiva Europea 2010/63/UE in materia di sperimentazione animale (Legge Comunitaria 2011), la scrivente, unitamente alle altre Associazioni, avanzano richiesta di urgente audizione, chiedendo di essere interpellate e domandano che vengano chiamati ad esporre gli esperti in campo anti-vivisezionista, permettendosi di segnalare i Sigg.ri:

- Dott. STEFANO CAGNO, Dirigente Medico in disciplina Psichiatrica, membro del comitato Scientifico Equivita e dei Medici Internazionali, già ascoltato alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati in qualità di esperto in Ingegneria Genetica, autore di numerosi libri sulla vivisezione;

- Dott. MASSIMO TETTAMANTI, Chimico e criminologo forense, Coordinatore dell'International Center for Alternatives in Research and Education, I-CARE;

- Prof. GIANNI TAMINO, Professore di biologia, ex membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Gruppo di lavoro sui rischi biologici e della Commissione Interministeriale per le Biotecnologie;

- Prof. VALERIO POCAR, giurista ed ex Professore presso l'Università degli Studi di Messina e di Milano (Scienze politiche e Giurisprudenza), presidente della Consulta di Bioetica, membro del Comitato Etico della Fondazione Florian e dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta", ora Garante degli Animali del Comune di Milano;

- Prof. BRUNO FEDI, ex primario anatomo-patologo e medico chirurgo;

- Dott. ENRICO MORICONI, veterinario, esperto di legislazione sugli animali e Presidente dell’Associazione Veterinari per i Diritti Animali;

- Prof. LUIGI LOMBARDI VALLAURI, giurista, docente di filosofia della scienza, autore del V Tomo del Trattatto di Biodiritto, di prossima pubblicazione;





giovedì 19 luglio 2012

A volte i sogni si realizzano: sequestrato Green Hill!




La notizia del sequestro di Green Hill balza di sito in sito...di blog in blog...la gioia è incontenibile! 


 Le foto del "corriere della sera" che mostrano i sigilli posti a quell'ignobile lager hanno fatto il giro del mondo...ovunque proposte di adozione e sostegno!

Da quanto tempo aspettavamo questa notizia?

Grazie alla denuncia per maltrattamenti presentata dalla LAV e da Legambiente è stata finalmente riaperta l’inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura ed è stato disposto il sequestro probatorio del lager.

E' una grande giornata per la battaglia antispecista!

E' una vittoria importante...
e non vorrei rovinare la festa...
ma è necessario tornare con i piedi per terra!

"Sequestro probatorio" , purtroppo, non significa "chiusura"di Green Hill, nè tanto meno fine della vergogna della vivisezione!

E' fondamentale capire di cosa si parla, perchè è necessario continuare ad agire  e ad attivarsi per rendere il nostro obiettivo ogni giorno meno lontano.

I fatti (dalla mailing list del sito AgireOra,
nonchè, dal sito del coordinamento fermare Green Hill
sono questi: 
ieri la struttura è stata posta sotto sequestro probatorio. 
Una trentina di agenti della P.G. sono entrati nel lager, controllando, numerando e identificando i cagnolini.
Sono stati apposti i sigilli, per cui nessun cane potrà essere ceduto, venduto, allontanato ecc. senza il permesso dell'Autorità Giudiziaria.
La responsabilità graverà sui custodi.


Ma alcune domande aleggiano nel web: cosa vuol dire sequestro probatorio? Chi è o chi sono i custodi? Quanto durerà questo sequestro? Cosa accadrà dopo?

In primis, va detto che il sequestro probatorio (lo dice la parola stessa) ha un solo scopo: assicurare le finalità di prova!
Non rientra tra le sue funzioni quella di evitare il protrarsi del reato...
E' ovvio che, stando così le cose, non è possibile prevederne la durata.
Quanto all'affidamento giudiziario dei cani per ora è a carico della stessa Green Hill, oltre che della Asl e del Comune di Montichiari. 
Sembra incredibile ma è la realtà...
purtroppo, è la prassi nella maggior parte dei casi relativi ai maltrattamenti sugli animali.

Molte associazioni, però, si stanno attivando per ottenere la custodia dei cagnolini, nella speranza che il sequestro da "probatorio" venga convertito in sequestro preventivo,  finalizzato ad impedire che il reato venga portato ad ulteriori conseguenze.


Purtroppo, come si legge anche sul sito del comitato "in Italia di strutture con animali poste sotto sequestro e rapidamente tornate a regolare attività ce ne sono molte. Così come ci sono ancora circhi che girano con animali "sequestrati" dentro i loro carrozzoni. Per questo motivo la mossa della Procura di Brescia non è indicativa della chiusura del lager e deve solo essere uno stimolo per mantenere alta l'attenzione su chi in questo momento si trova a decidere il destino dei cani di Green Hill e su chi ha fatto tante promesse ma non le ha mai mantenute."

Il comitato continua, chiedendo ancora il nostro sostegno: "per più di due anni ci siamo battuti in mille modi per far conoscere questo allevamento, per rendere tutti partecipi del triste destino di
migliaia di cani nati in una fabbrica e destinati alla vivisezione, per
intaccare il velo di segretezza dietro a cui i vivisettori pensano di
poter fare tutto quello che vogliono alle loro vittime. Speriamo davvero di poter mettere al più presto la parola fine a questo allevamento e in questo modo intaccare il sistema della vivisezione, che ogni anno macina un milione di vite nella sola Italia. Per questo motivo vi chiediamo di intervenire in massa e con determinazione in una protesta e-mail che coinvolga allo stesso tempo il Comune di Montichiari, la Asl, la Procura di Brescia e la Regione Lombardia.
Vogliamo che a Green Hill venga subito ritirata la licenza, vogliamo che chi ha fatto promesse le mantenga o che delle menzogne paghi le conseguenze, vogliamo che tutti i cani siano posti in affido ad
associazioni animaliste e non alla stessa azienda Green Hill!

Oggi è il momento di alzare ancora una volta la voce e far sentire le urla degli animali prigionieri nelle gabbie!

Scriviamo a:


sindaco@montichiari.it, distrettomontichiari@aslbrescia.it, procura.brescia@giustizia.it, roberto@formigoni.it, roberto_formigoni@regione.lombardia.it, presidenza@pec.regione.lombardia.it


oppure, col ";" come separatore:


sindaco@montichiari.it; distrettomontichiari@aslbrescia.it; procura.brescia@giustizia.it; roberto@formigoni.it; roberto_formigoni@regione.lombardia.it; presidenza@pec.regione.lombardia.it


Messaggio-tipo, da personalizzare, se volete, ma SENZA inserire insulti:


-----------------------

All'attenzione del sindaco di Montichiari,
della Asl di Montichiari,
della Procura di Brescia
e del Presidente della Regione Lombardia

Buongiorno,


invio la presente per chiedere che dopo il sequestro dell'allevamento Green Hill

messo in atto dal Corpo Forestale, il desiderio di milioni di italiani
di veder chiuso quell'allevamento-lager non rimanga solo una vana speranza
o una promessa fatta da qualche politico.

Al sindaco e alla Asl di Montichiari chiediamo nuovamente con decisione e

con la forza di nuove prove il ritiro dell'autorizzazione che consente
all'allevamento stesso di operare. Autorizzazione rilasciata da codesto
Comune (prot.36451/2008 del 13.11.2008) a condizione, ovviamente, del
rispetto di precisi requisiti di legge, requisiti che, come risulta
evidente dagli esiti delle recenti attività di Polizia Giudiziaria e dalla
telefonata che prova le soppressioni di cani prima di iscriverli in
anagrafe canina, vengono palesemente e gravemente disattesi.

Alla Procura chiediamo che la custodia dei cani messi sotto sequestro sia

affidata ad un'associazione animalista riconosciuta. Sappiamo che una nota
associazione specializzata nel recupero di animali da laboratorio ha fatto
richiesta di affido e speriamo che i cani finiscano in buone mani e non
rimangano a lungo in quelle dei dirigenti di Green Hill.

Alla Regione Lombardia e al suo presidente, il signor Formigoni, vogliamo

solo far notare il silenzio seguito ad una roboante conferenza stampa in
cui nel gennaio 2012 annunciava che un suo provvedimento avrebbe posto
fine alla vicenda di Green Hill. Come al solito tante belle parole in
cerca di voti e nessun fatto concreto.

Gli animali vittime della vivisezione urlano nel silenzio dei laboratori.

Noi siamo la loro voce e continueremo a farci sentire.

Distinti saluti,

(nome cognome)

---------------


Per chi ancora non sapesse di cosa parliamo,  consiglio di leggere la scheda di approfondimento pubblicata sul sito della Lav!


LA LOTTA PER LA LIBERAZIONE ANIMALE E' LA NOSTRA LOTTA ... e state pur certi che noi
NON CI ARRENDEREMO MAI!





lunedì 16 luglio 2012

Libertà per gli animali del circo!



Finalmente una bella notizia!

La III sezione penale della Corte di Cassazione - con sentenza definitiva n°1614-2012 -  ha rigettato l'istanza di dissequestro presentata dal titolare del circo "Victor, lo Spettacolo delle Meraviglie"!
Con tale decisione, i giudici del palazzaccio hanno confermato la sentenza del Tribunale del Riesame di Rieti che, a sua volta, confermava la decisione del Gip relativamente alla convalida del sequestro.

In pratica, gli animali - già liberati dalle loro anguste gabbie grazie all'intervento del corpo forestale dello Stato su denuncia della Lav -  potranno continuare ad essere ospitati da strutture idonee, volte a garantirne il  benessere e, non certo, il loro bieco e insensato sfruttamento.    


Secondo Nadia Masutti, (responsabile Lav - settore Circhi"fino alla fine del processo - che si spera porti alla definitiva confisca e ad una severa condanna per maltrattamento - non vivranno più 'inscatolati' in contenitori grandi quanto loro, in condizioni di sovraffollamento e di mancanza di igiene".

La Suprema Corte ha confermato anche il sequestro dei mezzi di trasporto per evitare il ripetersi del reato. 

Al Ministero dei Beni Culturali, competente per strutture quali il Victor, la Lav chiede che, così come sono previste sovvenzioni alle imprese circensi e dello spettacolo viaggiante, vengano previste anche pesanti sanzioni per quelle realtà che, non considerando il benessere animale, lo calpestano. 

Ovviamente, al di là dei delitti che vengono perpetrati a danno degli animali anche in ambiti in cui la legge consente già di per sè deroghe alla tutela del loro benessere...(macelli, circhi, vivisezione, caccia...ecc.ecc.)
per quanti come me ritengono che tali deroghe in quanto tali siano ingiustificate, illogiche, insensate...
oltre che crudeli e "inumane"... 
per quanti, credono che la prigionia, l’addestramento e lo spettacolo circense siano frutto di coartazione violenta, fonte di inutili sofferenze per gli animali...
che non vi sia alcuna "funzione sociale" nel circo...nè, tantomeno, vi sia nulla di divertente o appagante nella visione di animali ridotti alla schiavitù per il mero piacere di qualche "umano", il mio consiglio è sempre lo stesso: informatevi ed informate!
Insomma AgiteOra!
Sono certa che, una volta studiate le norme e indagata la realtà,
nessuno di voi avrà più il coraggio di portare i propri nipotini al circo...se con animali!
Il circo va bene...va benissimo...purchè sia senza l'uso di animali!
Vi invito, quindi a firmare e, a far firmare, la petizione popolare per chiedere un circo senza animali!


Grazie! :)