"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

mercoledì 16 aprile 2014

...anche le aragoste piangono!

...la notizia è di quelle che ti cambiano la giornata!

Finalmente un pò di giustizia anche per i poveri crostacei!

Al di là del supplizio di dover finire bolliti vivi, quante volte li abbiamo visti prigionieri in pseudo acquari, con le chele legate o costretti a sopravvivere su martirizzanti ghiacciaie, credendo non vi fosse soluzione?

Ebbene grazie alla Lav e alla lungimiranza del Tribunale di Firenze, da oggi saranno i ristoratori a doversi preoccupare!

 Il Tribunale di Firenze ha, infatti, condannato a 5000 euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese legali, un ristoratore colpevole di aver detenuto crostacei  "in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze" (art. 727 c.p.) 

 Secondo Gianluca Felicetti, Presidente della Lav: "questa sentenza  deve essere di monito a ristoratori, negozianti e supermercati di tutta Italia affinchè cambino scelte di vendita e alimentari, il Ministro della Salute Lorenzin emani una Nota di indirizzo a tutti i Servizi Veterinari Asl per l’applicazione di questo importante principio, scientificamente già certificato dal suo Centro di Referenza Nazionale da ben sette anni ” .



In effetti, che tale "prassi" non fosse legittima, emergeva anche - prima di questi interventi giurisprudenziali - dalla lettura della normativa di riferimento.

L'art. 4 del D.Lgs 531/92 ,  recita: "i prodotti della pesca destinati ad essere immessi vivi sul mercato devono essere tenuti costantemente nelle condizioni più idonee alla sopravvivenza".
 
L'art. 544 ter c.p.   - che ormai dovremmo cononscere bene - punisce "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche".
 
Nè poteva ritenersi applicabile la deroga in materia di "pesca" prevista dall'art. 19 ter disp. att. codice penale perchè, come ormai chiaro e pacifico, la scriminante non opera se il maltrattamento avviene "senza necessità" o "con crudeltà". 
La Cassazione è cristallina nel confermare che "il concetto di necessità idoneo a scriminare la condotta altrimenti penalmente rilevante, non può in alcun modo ravvisarsi in situazioni di comodità e opportunità".

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, consiglio - a chi volesse maggiori informazioni - questo approfondito "focus" a cura dell'Avv. Campanaro e del Giudice Santoloci.

Buona lettura!

venerdì 11 aprile 2014

Veggie pride 2014



Vi ricordo l'appuntamento del
10 e 11 maggio a Parigi
per il
"veggie pride 2014"!

Per tutte le info: http://it.veggiepride.org

Qui, l'evento Facebook! https://www.facebook.com/veggiepride.paris


Quanto a noi campani, invece,
l'appuntamento da segnare in agenda e' per il
4 maggio!

Ci incontreremo a pranzo al ristorante vegano di Pratola Serra (AV)

L'occasione?
Festeggiare i 
2000 iscritt
alla pagina 
"Vegani e vegetariani in Campania"!

Orgoglio Veg anche questo! :)

Per menù, prenotazioni ed altre informazioni:
https://www.facebook.com/events/620942551319049/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming


Intanto, se volete, potete sottoscrivere il manifesto del veggie pride! Qui!
  e queste due petizioni:
- Affiché i veg abbiano gli stessi diritti degli altri cittadini;

giovedì 10 aprile 2014

I diritti di una mamma veg!



Sono un avvocato, ma prima di tutto sono sempre stata un’animalista, un’antispecista.
Da sei mesi mi sono ritrovata ad essere - ancor prima di tutto questo - una mamma.
La mia vita di donna, avvocato, antispecista, era già felicemente complicata ma l’arrivo di una piccolina ha rimescolato ancora una volta le carte. Perché mi ha imposto una pausa, una tregua. Ho dovuto frenare, rallentare, arrestare la corsa.
Ho dovuto riformulare le mie domande e trovare nuove risposte.
Si può essere certi delle proprie ragioni e combattere per far valere le proprie idee. Si può decidere di correre dei rischi e si può scegliere di vivere “fuori” da schemi che altri hanno predisposto per te. Si può ripudiare il bel pensiero dominante e si può esser fieri di essere minoranza, sempre. Ma quando le tue scelte intaccano, seppur minimamente, la neo esistenza della tua piccina, devi necessariamente fermarti e riflettere.
E io l'ho fatto! Ho trascorso ore ed ore a leggere, osservare e pensare...
Ho guardato cartoni animati ambientati in zoo dove zebre e leoni vivono insieme felici, libri per piccini con elefanti sorridenti in bilico su una sola zampa, interpellato insegnanti, asili e ad altre mamme...e alla fine ho compreso: devo  ripartire da zero, ricominciare!
Malgrado gli enormi sforzi e i seppur modesti risultati raggiunti sul versante antispecista, c'è un universo in cui tutto è ancora fermo, immobile: l'infanzia!
La gente può tollerare le tue estrosità da "canara”, può tacere o controbattere, argomentare o meno, ma puoi contare sempre sul rispetto o comunque sull’esistenza di diritti, tutto sommato saldi e certi. Ma se si tratta di un bambino, non c’è più nulla, non c'è più freno!
Anche l’uomo più timido e riservato della terra, si arrogherà il diritto di proteggere il tuo bimbo dalla folle, invasata, estremista mamma animalista che sei!
E’ stato difficile trovare qualcuno disposto anche solo ad ascoltarci…dall’alimentazione a tutto quanto il resto…
Ho quasi sfiorato la denuncia per aver interpellato alcuni pediatri per un eventuale svezzamento veg della mia piccina!
Ma la vera aberrazione è che ai bimbi si continui a raccontare la storia del lupo cattivo perché mangia l’agnellino, mentre si tace sul boia umano pronto a sgozzarne milioni per una nuova Pasqua cristiana.
Gli si dice che il circo è divertente, ma non si racconta loro della cattura del leone dalla sua terra, del suo viaggio infernale, dell’addestramento e della prigionia….
Li si porta in fattorie didattiche a mungere mucche e caprette, a giocare con Peppa Pig ed altri maialini, per poi trasformare, nel silenzio, quegli amici appena conosciuti, in cibo!
E' li, nell’infanzia, che inizia la dissociazione, l'inganno…che non è l’inganno di Babbo Natale che non fa male a nessuno…
Sono avvocato, ma prima ancora animalista, ma prima di tutto mamma e so che riuscirò a conciliare tutto.
Per quanto difficile, comincerò daccapo, ripartendo da zero, perché laddove il diritto vacilla, latita, credo sia compito di un giurista tentare, quanto meno, di sollevare il problema e, soprattutto, credo sia dovere di una mamma lottare per i diritti dei propri figli.
Io non voglio per la mia piccina un mondo ipocrita, negazionista, ricurvo su se stesso, teso a celare la realtà, a conservare i propri privilegi a discapito e a dispetto dell’evidenza dell'ingiustizia. 
Sono convinta che lei abbia diritto a crescere in un mondo franco, limpido, un mondo volto al miglioramento, alla giustizia, alla verità, proiettato a cercare soluzioni per eliminare la sofferenza di milioni di esseri viventi . 
Io credo che lei, e tutti i bimbi come lei, abbiano diritto ad un’educazione laica, antirazzista, antisessista e antispecista e  farò tutto quanto possibile per far valere le sue e le mie legittime aspettative. 
Inizio immediatamente, consigliandovi  il nuovo libro della psicologa antispecista Annamaria Manzoni  “Tra cuccioli ci si intende” che affronta il tema dell’educazione dei bambini, proprio con riguardo alla questione animale. http://www.graphe.it/autore-annamaria-manzoni-102066.html
Quanto all’alimentazione: “Il diritto al  vegetarismo”

Figli vegetariani” http://www.sonda.it/figli-vegetariani/
Mentre in gravidanza ho potuto seguire una dieta vegetariana con l'aiuto della mia dottoressa vegana, purtroppo, non ho trovato - almeno qui ad Avellino - pediatri altrettanto convinti, per cui ho dovuto scegliere... e, ad uno svezzamento "fai da te", ho preferito, con grande sofferenza ma con convinzione, una dieta onnivora. 
Ritengo, però, mi sia stato negato un diritto! Il diritto di scelta, il diritto al vegetarismo, appunto!

La speranza almeno è di aver aperto una piccola breccia in questa fortezza, di aver iniziato a seminare, forse, un piccolo dubbio...di aver spianato la strada...
Vi auguro la buona notte con alcune “favole a lieto fine” da leggere insieme ai vostri bimbi!
Le ho cercate on line ma, non avendo ancora avuto il tempo di leggerle tutte, non ne garantisco il contenuto ma l’idea mi piace molto e ho voluto condividerla!
Buona lettura e buona lotta a tutti!