"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

venerdì 23 gennaio 2015

Liberi tutti!!!!






Oggi è il giorno della gioia!

Non ho voglia di fare l'avvocato, di dilungarmi su articoli di legge e norme da applicare...
oggi voglio solo festeggiare!
Brindare! Ridere! Piangere! Ballare!


Il Tribunale di Brescia ha condannato i vertici dell' allevamento Green Hill!
I beagle sono salvi.
Salvati da mani che un giudice italiano ha giudicato criminali.

...perchè è criminale maltrattare, torturare, uccidere animali indifesi.

... il tempo delle riflessioni giuridiche verrà. 
Oggi non ne ho voglia!

Oggi più che mai sento di essere parte di una famiglia sempre più forte, più grande, più bella!

Oggi il popolo antispecista è unito dalla gioia, dalla commozione, dalla fortissima sensazione che il cambiamento ci sarà. 

Lento ma inarrestabile. 

La liberazione animale, oggi, per noi tutti pare essere un pò meno distante...

Se si è riusciti ad oltrepassare quel filo spinato, a valicare le barriere di una multinazionale blindata come la Marshall, allora nessun ostacolo potrà più essere considerato tale!

Nessuna barriera impedirà al popolo animalista di portare libertà e giustizia in questo mondo.

Se davvero "il vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso", noi abbiamo già vinto perchè non ci arrenderemo mai finchè l'ultima gabbia non sarà stata spalancata e l'ultimo animale liberato! Statene certi!









 

martedì 13 gennaio 2015

In attesa della sentenza Green Hill...



Per la sentenza sul caso "Green Hill" 
dovremo attendere il 23 gennaio 2015, 
ma intanto proviamo a fare un pò di chiarezza. 

Chi attende questa pronuncia sperando nella fine della vivisezione,   
rimarrà senz’altro deluso!

Il Tribunale di Brescia non ha questo potere!
Non può, infatti, abrogare la legge. 
 E in Italia la legge che legittima, consente e disciplina la vivisezione c’è!
Per chi avesse voglia di addentrarsi in questo inferno, si tratta del decreto legislativo  n. 116/1992 
 (attuazione della direttiva n. 86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici).

Ma andiamo con ordine.
Cos’è Green Hill, lo sappiamo.
Il luogo in cui venivano allevati beagle destinati a diventare cavie da laboratorio.
Anche la scelta della razza non è casuale, dipendendo proprio dalla particolare docilità e mitezza di carattere! 
(In altre parole, è più agevole torturare un beagle che un mastino!)

Fattrici ingravidate e ciuccioli dati alla luce per un unico scopo: la vivisezione.
Allevati e spediti in laboratori e stabulari, per vivere in gabbie dalle quali uscire solo per essere oggetto di esperimenti e test dei più disparati.
Animali condannati alla morte e alla tortura sin dal concepimento!
Un abominio inaccettabile per tanti di noi ma non per la legge!

E' (dovrebbe essere!) fatto notorio, infatti, che in Italia  la vivisezione è pratica legittima e consentita. (cf. d.lgs.  116/92)

Il processo di Brescia, dunque, non potrà modificare tale circostanza.
(L'unica via per pervenire all'abolizione della sperimentazione animale è l'abrogazione normativa!).

Perchè dunque la LAV e tutti gli animalisti chiedono e anelano ad una condanna per i gestori di quell'allevamento se legittimamente esistente?

Perchè per quanto leggi speciali consentano e legittimino la vivisezione (così come la caccia, la macellazione e altre pratiche miranti al decesso dell'animale) vi sono dei limiti ben delineati, superati i quali ci si addentra nel terreno dell'animalicidio o del maltattamento, delitti puniti dall'art. 544 bis e ss. del codice penale.

Come sostenuto dall'Avv. Carla Campanaro della Lav : "non è vero che in vivisezione si può fare tutto. Va rispettata l'etologia animale indipendentemente dalla destinazione finale”.

Ebbene nel caso dell'allevamento di Montichiari, pare che questi limiti siano stati superati e che, dunque, per gli imputati si apra la strada della responsabilità penale. 
Questo almeno è ciò che sostiene l'accusa. 
La LAV, sostenendo le richieste di pena del PM, chiede la confisca dei beagle salvati e la sospensione delle attività di allevamento.

Se davvero, come sostiene l’Avv. Campanaro, a Montichiari “essere uccisi era un lusso perché i cani venivano semplicemente lasciati morire”, ci auguriamo che il 23 gennaio il Tribunale emetta una sentenza di condanna esemplare, ma ci auguriamo che a prescindere da questo processo, ci si renda conto dell’ignominia che si cela dietro la vivisezione e che presto il legislatore provveda a cancellare  questa vergogna per l’umanità tutta. 

Qui il comunicato stampa della LAV!

Per ulteriori approfondimenti,  il libro di Felicetti e Kuan: "oltre il filo spinato di Green Hill" .

lunedì 12 gennaio 2015

Ultima udienza processo Green Hill!


Oggi udienza finale del processo contro Green Hill a Brescia. 
Una tappa importantissima per la lotat contro la vivisezione.
con i link ai vari approfondimenti per chi, in attesa della sentenza, volesse ricordare...