La notizia del sequestro del lager di Green Hill ha commosso tutti...
la speranza e l'ottimismo hanno pervaso i nostri cuori lacerati da quotidiane ingiustizie speciste...
Purtroppo, come già detto ieri, sequestro probatorio non vuol dire chiusura definitiva del lager, nè liberazione dei cuccioli, nè tanto meno fine della vivisezione.
Le indagini sono volte a riscontrare la sussistenza di reati (maltrattamenti e, a quanto leggo, probabile uccisione di animali senza necessità) ma, non dobbiamo dimenticare che la legge ammette la presenza di questi laboratori sul suolo italiano ed europeo.
Green Hill non chiuderà mai, a meno che non muti la normativa che consente la vivisezione e l'allevameno di animali a fini di sperimentazione.
Il sequestro è avvenuto, perchè si ritiene probabile che, nell'ambito di questa attività legale (allevamento di beagle a fini di sperimentazione) siano stati commessi reati...ossia si siano travalicati i limiti consentiti, sfociando nel reato di maltrattamento e, forse, di uccisione ex art. 544 bis e ter del codice penale.
Questo punto deve essere chiaro!
E' necessario comprendere i termini della questione per non farsi illusioni e per continuare con lucidità e determinazione nella lotta per la liberazione animale!
Il nostro obiettivo rimane la modifica legislativa!
Il problema è, dunque, comprendere quale sia la strada migliore e più agevole per raggiungerlo!
Il famigerato art. 14 (il cd. emendamento Brambilla) - laddove recepito al Senato, così come approvato alla Camera e, dunque, senza emendamenti ulteriormente peggiorativi - condurrebbe alla chiusura immediata di Green Hill, è vero...ma null'altro aggiungerebbe alla causa antispecista, anzi.
Il testo della norma, infatti, lascia insoddisfatti...perchè trasmette la tremenda sensazione di non avere scelta...di non poter far altro che scegliere il male minore!
Io sono un'antispecista. (http://www.antispec.org/index.html)
E come tale, ho un sogno:
"che la crudeltà verso gli animali venga considerata
abbietta anziché normale;
che la violenza contro di loro venga punita anziché regolamentata dalle leggi;
che sia considerato sopruso ucciderli e mangiare la loro carne;
che si secchino i fiumi di sangue giornalmente versati
da animali massacrati nei mattatoi;
che cessino le torture su animali ridotti
all’impotenza sui tavoli dei laboratori....".
Ebbene, l'emendamento Brambilla, condurrebbe alla cessazione delle torture solo per cani, gatti e primati...abbandonando su quei gelidi tavoli tutti gli altri animali... chiudendo e blindando porte e speranze per chissà quanti anni ancora...
Per un maggiore chiarimento, ecco la lettera al Sen. A.Filippi firmata dall'associazione Freccia45, unitamente ad altre associazioni animaliste.
Preg.mi Sigg.ri
Sen. ALBERTO
FILIPPI
Dott.ssa Flavia Piccari, Segreteria Senatore Alberto Filippi
Tel. n°: +39 06 67064140
Cell. n°: +39 334
6583467
E.mail:
flavia.piccari@senato.it
Mandello del Lario, 2 Maggio 2012
Gentili Senatore Filippi e Dott.ssa Piccardi,
la nostra
Associazione supporterà e continuerà a
supportare, indipendentemente dal “colore politico”, i Parlamentari che
proporranno emendamenti o leggi volte a tutelare i diritti ed il benessere
animale.
In particolare, la scrivente FRECCIA
45, unitamente al gruppo di Associazioni poste a tutela dei diritti animali
e precisamente: U.G.D.A. Comitato Ufficio Garante Diritti degli Animali,
EARTH, CHILIAMACISEGUA, IO NON HO
PAURA, GAIA Animali & Ambiente Onlus, DIAMOCI LA ZAMPA Onlus,
GRUPPO SPILLO, LIDA Firenze Onlus e MOVIMENTO ANTISPECISTA,
supporteranno le iniziative intraprese da chiunque voglia introdurre
limitazioni o divieti all’aberrante pratica della vivisezione o sperimentazione
animale.
Ci permettiamo di osservare che la proposta già approvata
alla Camera sia gravemente peggiorativa rispetto a quanto permette la direttiva. Infatti,
la nostra legge 116/92 già vieta la sperimentazione con cani, gatti, scimmie al
di à del fatto che sia ritenuta "regolatoria" o meno, e vieta altresì
la sperimentazione senza anestesia, e la didattica. Il tutto
salvo autorizzazione ministeriale.
La proposta approvata, invece, “sdogana” la sperimentazione
con tali specie, autorizzandola senza possibilità di divieto per tutti gli
esperimenti non solo "regolatori" (ossia farmaci e sostanze
chimiche), bensì anche per tutti quelli connessi alla "salute
dell'uomo", ossia tutti.
Il divieto di allevamento proposto come rimedio,
oltre che contrario alla direttiva che prevede le autorizzazioni per la filiera
ove i requisiti siano rispettati, é una mera ipocrisia se non associato alla
vendita di animali da laboratorio, ed andrebbe solo ad aggravare le
importazioni.
L'unica possibilità che rimane sembra sia quella di
applicare l'art. 2 della direttiva stessa, che permette agli Stati membri di
mantenere le misure più restrittive esistenti prima del 9 novembre 2010, ossia
la nostra legge 116/92.
Anche in occasione del fatto che in questi giorni la 14^ Commissione
del Senato sta discutendo la legge di recepimento della Direttiva Europea
2010/63/UE in materia di sperimentazione animale (Legge Comunitaria 2011), la
scrivente, unitamente alle altre Associazioni, avanzano richiesta di urgente
audizione, chiedendo di essere interpellate e domandano che vengano
chiamati ad esporre gli esperti in campo anti-vivisezionista, permettendosi di
segnalare i Sigg.ri:
- Dott. STEFANO
CAGNO, Dirigente Medico in disciplina Psichiatrica,
membro del comitato Scientifico Equivita e dei Medici Internazionali, già
ascoltato alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati in qualità di
esperto in Ingegneria Genetica, autore di numerosi libri sulla vivisezione;
- Dott. MASSIMO TETTAMANTI, Chimico e criminologo
forense, Coordinatore dell'International Center for Alternatives in Research
and Education, I-CARE;
- Prof. GIANNI
TAMINO, Professore di biologia, ex membro del Comitato
Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del Gruppo di lavoro sui rischi biologici e della
Commissione Interministeriale per le Biotecnologie;
- Prof. VALERIO
POCAR, giurista ed ex Professore presso l'Università
degli Studi di Messina e di Milano (Scienze politiche e Giurisprudenza), presidente
della Consulta di Bioetica, membro del Comitato Etico della Fondazione Florian
e dell'Istituto Neurologico "Carlo Besta", ora Garante degli Animali
del Comune di Milano;
- Prof. BRUNO
FEDI, ex primario anatomo-patologo e medico chirurgo;
- Dott. ENRICO
MORICONI, veterinario, esperto di legislazione sugli
animali e Presidente dell’Associazione Veterinari per i Diritti Animali;
- Prof. LUIGI LOMBARDI VALLAURI, giurista, docente di
filosofia della scienza, autore del V Tomo del Trattatto di Biodiritto, di
prossima pubblicazione;
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