"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

martedì 21 febbraio 2012

"Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homines"


"La crudeltà sugli animali è un allenamento per la crudeltà sulle persone" scriveva Publio Ovidio secoli fa. Personalmente sono portata a diffidare di chi mostra indifferenza, o peggio ancora piacere, verso le sofferenze degli animali. Non trovo giustificazioni. Non vedo attenuanti.
Secondo  Kundera  l a vera bontà dell’uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza. Il vero esame morale dell’umanità, l’esame fondamentale (posto così in profondità da sfuggire al nostro sguardo) è il suo rapporto con coloro che sono alla sua mercè: gli animali. E qui sta il fondamentale fallimento dell’uomo, tanto fondamentale che da esso derivano tutti gli altri”.
In verità e per fortuna, dai tempi di Ovidio ad oggi, la nostra legislazione si è notevolmente arricchita, con l’introduzione di numerose norme volte a tutelare  gli animali.
Dal diritto civile al diritto amministrativo, dal codice penale alla normativa internazionale , l’esigenza di garantire una tutela più marcata e certa ai nostri amici animali, ha attraversato tutti i campi giuridici, raggiungendo, in alcuni casi, obiettivi insperati, solo qualche decennio fa.
Ma se da una parte, innegabili sono i successi raggiunti dai singoli volontari, nonché, dalle associazioni animaliste supportate dai  gruppi interparlamentari sensibili a questo tema, dall’altra è altrettanto indiscutibile che l’obiettivo sia ancora lontano.  Il cammino appare ancora molto lungo e tortuoso.
La liberazione animale richiede l’impegno e il contributo di tutti.
Chi ha a cuore questi argomenti sa di cosa parlo.
Troppo spesso  restiamo feriti, avviliti dallo scontro quotidiano con l’arroganza di quanti sottovalutano  le nostre rivendicazioni , snobbando - se non addirittura disprezzando - le nostre legittime richieste.
Ebbene, noi di “Avvocati Randagi” crediamo che un’applicazione rigorosa dei principi giuridici del nostro ordinamento, condurrà i Tribunali italiani a riconoscere, con crescente frequenza,  diritti e tutele agli animali.
Il nostro fine è contribuire, per quanto ci è possibile, al raggiungimento di questo obiettivo!

1 commento:

  1. Mi congratulo con lei. Anch'io sono avvocato e mi piacerebbe entrare nel gruppo.

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