"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

giovedì 23 maggio 2013

Le Regioni ci riprovano?

Un'altra vittoria dall fronte antipecista!

Questa volta si tratta  della Corte Costituzionale che con sentenza n. 90/2013 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, tra l'altro, dell’articolo 7, commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6-bis, della legge della Regione Toscana 10 giugno 2002, n. 20, recante «Calendario venatorio e modifiche alla legge regionale  n. 3/9.

In pratica, il calendario venatorio non può essere approvato con legge di durata pluriennale, ma dovrà essere approvato annualmente.

La ratio di questa decisione, nonchè, il senso della battaglia delle associazioni animaliste è tutto nelle parole dei ricorrenti vincitori: «approvare il calendario annualmente permette infatti di poter adeguare le scelte di gestione faunistica alle situazioni correnti e quindi di poterle adeguare puntualmente ad eventuali criticità che singole specie possono presentare nel loro status per varie motivazioni o a difficoltà della fauna nel suo complesso per motivi climatici. Inoltre, e questo fu il motivo per cui la Regione ormai diversi anni fa intraprese lo strumento della legge regionale in sostituzione della precedente delibera, una legge non è assoggettabile a ricorso al Tar mentre una delibera lo è. La scelta dello strumento della legge fu a tutta evidenza dettata proprio dalla volontà della Regione di mettersi al riparo da possibili ricorsi delle Associazioni ambientaliste sui punti di contrasto fra norme regionali e norme sovraordinate (nazionali o europee), tutti sempre ovviamente a favore del mondo venatorio».


E' di sicuro un'ottima notizia...
ma questo principio non era stato già affermato con  una precedente sentenza  sempre della Corte Costituzionale (la n. 20 del 9 febbraio 2012)? A una sommaria lettura direi di si e, dunque, sarebbe forse giunto il momento che i legislatori regionali ne prendessero atto, evitando così di indurre enti e associazioni a proporre nuovi ricorsi!

Dal canto nostro, lieti della notizia, ci riserviamo di approfondire la questione!
A voi invece, qualora foste interessati buona lettura: sentenza n. 90/2013!

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