"La rivoluzione antispecista è la rivoluzione del terzo millennio e riassume tutte le rivoluzioni degli ultimi secoli. Le riassume e le ricomprende tutte perché contesta non specifiche discriminazioni, di genere, di razza, di posizione sociale ed economica, di età, ma l'idea stessa della discriminazione, ed estende il rifiuto delle discriminazioni a tutti gli esseri senzienti. Ammettere una ragione qualsiasi per discriminare pone a rischio qualsiasi pretesa antidiscriminatoria". V.POCAR

giovedì 24 maggio 2012

La sentenza del Tribunale di Fermo: uno spiraglio di libertà per le galline ovaiole?



 E' di poche ora fa il comunicato della Lav in cui si festeggia un'altra vittoria del fronte antispecista!

Questa volta, la decisione viene dal Tribunale penale di Fermo: la sentenza è la n. 37 del 2 febbraio 2012.

Con tale provvedimento, la Corte marchigiana ha condannato per violazione dell’art 544 ter c.p. (maltrattamento di animali), il titolare di un allevamento intensivo di galline ovaiole perché, detenendo le galline in condizioni di sovrappopolamento insopportabili, tali da comportare una lesione del benessere delle stesse, ha causato loro inutili sofferenze.
Il colpevole è stato condannato ad una multa di 5 mila euro e alla sospensione dell'attività di allevamento per la durata di 3 mesi, con sentenza divenuta irrevocabile. 

La sentenza è importante sotto vari aspetti:
  1. in primis perchè ribadisce l'orientamento ormai pacifico in giurisprudenza, in forza del quale tutti gli animali possono essere vittime del delitto di maltrattamento di cui all’art 544 ter c.p., in quanto, come recentemente ribadito da Cass. pen. III sez. n.11606/2012: ‘‘l'articolo 19ter disp. coord. c.p. non esclude in ogni caso l'applicabilità delle disposizioni del Titolo IX-bis del Libro Secondo del codice penale all'attività circense ed alle altre attività menzionate, ma esclusivamente a quelle svolte nel rispetto delle normative speciali che espressamente le disciplinano”;
  2. in secondo luogo, perchè riconosce ancora una volta il ruolo delle associazioni rappresentative degli interessi lesi dal reato  ex art 91 c.p.p.;
  3. infine, perchè evidenzia, da un angolo visuale molto chiaro, la necessità di una confisca preventiva degli animali maltrattati. In effetti, il Tribunale - nel caso de quo - nega tale pena accessoria - pur obbligatoria ex art 544 sexies I comma - in quanto, in base al frequente avvicendamento dovuto al ciclo di vita degli animali, la misura non avrebbe avuto ad oggetto le galline maltrattate.E' evidente che in molti casi - tra cui appunto questo - una confisca successiva non avrebbe e non ha alcun senso!
La situazione delle galline in Italia è vergognosa!
Oltre il 70% delle galline italiane vive in gabbie anguste e talmente piccole da non poter neppure aprire le proprie ali!
La ragione di tale barbara realtà? Ovviamente, le esigenze di produzione!
Quale sia la sorte dei pulcini maschi (che non deponendo...non servono!), poi, è davvero agghiacciante!

Per avere maggiori info, in modo giocoso, ma comunque efficace...

per scoprire come aiutare le galline a ritrovare la libertà...

consultate la pagina di galline libere!

Per maggiori info:
  • commento alla sentenza  dell'Avv. Campanaro della Lav;
  • approfondimenti sul tema degli allevamenti intensivi;
  • la pagina per firmare le cartoline da inviare a supermercati e Comuni per chiedere di non utilizzare galline allevate in gabbia! 

Con la speranza che questa sentenza sia l'inizio della fine dello sfruttamento specista, vi invito, come sempre, ad informarvi e ad informare!
Grazie!


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